Il 28 maggio scorso il premio Oscar Dario Marianelli ha incontrato gli studenti dal master M.A.I e rispondendo alle loro domande ha parlato della sua esperienza di compositore di musica da film e del mercato di riferimento, ripercorrendo la sua brillante carriera dagli esordi sino ad oggi.
Naturalmente da parte degli studenti le prime ad emergere sono state le curiosità su quali siano le migliori strade da percorrere per intraprendere la carriera di compositore per musiche da film.
“C’è una buona ed una cattiva notizia – dice Marianelli – quella buona è che oggi grazie alle tecnologie digitali si sono moltiplicati i “film makers” e quindi le possibilità di collaborare attivamente ad un progetto sono maggiori di prima, quella cattiva è che in giro esistono moltissimi bravi compositori, ci vuole quindi bravura ma anche molta fortuna; il mio consiglio è quello di puntare e scommettere su qualche giovane e talentoso regista esordiente, in modo da poter fare esperienza e magari crescere insieme, sperando di ottenere in futuro visibilità e nuovi contatti. Bisogna approcciare il lavoro con serietà e umiltà, la preparazione tecnica ed il talento sono ovviamente scontati – Dario Marianelli ha una solida preparazione accademica ed ha approfondito in modo particolare lo studio del contrappunto ndr.
Quanto sono importanti le conoscenze teoriche e tecniche?
La tecnica e la preparazione teorica in generale sono imprescindibili, ma è necessario metabolizzare le nozioni teoriche e distaccarsi poi dalle stesse per dare libero sfogo alla creatività. Spesso si parte da un’idea semplice, due note ripetute, un semplice tema, che poi va sviluppata, arrangiata e finalizzata al contesto specifico di una scena o di un evento.
Quali sono stati i primi ingaggi importanti?
Mi è capitato – aggiunge – agli inizi della mia carriera, di fare da assistente a un compositore famoso ma è un esperienza che tutto sommato non consiglio di ricercare con bramosia, nel mio caso specifico è valsa meno che fare una cosa mia, gratuitamente e per una piccola produzione teatrale, dove però ho potuto maturare esperienze e relazioni che mi sono servite poi in futuro.
E la fortuna? Essere al posto giusto nel momento giusto?
Bisogna essere molto fortunati, sì! Ci sono molti bravi compositori ma non è detto che riescano a farsi conoscere. Come veicolare la fortuna? Mescolando molto le carte, facendo molte cose, senza restare mai fermi con una sola carta in mano.
Si è passati poi a discutere delle caratteristiche del lavoro di compositore per musica da film, quanta libertà si ha, quanti e quali sono i vincoli imposti del regista? Quanto e come l’ambientazione storica del film influenza la composizione?
Marianelli ci spiega che nella composizione di una musica per un film, la cosa più difficile è trovare il modo per essere a proprio agio con quello che stai facendo. Il nostro lavoro è connettersi a una storia e renderla unica. È molto difficile all’inizio non essere sviati, per esempio, dallo stile e dall’ambientazione del film, elementi fondamentali ma non assoluti.
“Durante i miei studi a Londra – prosegue il premio Oscar – mi hanno sempre detto che la caratteristica principale di un compositore di colonne sonore doveva essere la versatilità estrema, adattarsi e fare quello che dice il regista, ma io non sono totalmente d’accordo; bisogna offrire possibili e differenti strade, punti di vista inesplorati, per dare quel valore aggiunto che la musica può e deve offrire.”